Ecco la prova proposta dall’Invalsi.
Chiarendo che sono figure piane quelle parti di piano delimitate da linee chiuse, tra le figure piane occorre distinguere i poligoni (delimitati da linee spezzate chiuse) dai non poligoni. Il rettangolo è un poligono, il cerchio no. Per ora con gli alunni occupiamoci soltanto di poligoni.
Il primo passo consiste in attività di osservazione e manipolazione di figure poligonali. Potremmo far lavorare i bambini a gruppi, usando una serie di poligoni costruiti con il cartoncino. Individuiamo quali sono i lati e quali i vertici. Lasciamo che i bambini manipolino liberamente i cartoncini, classificandoli a loro discrezione.
Il secondo passo deve far acquisire e utilizzare la terminologia relativa alle figure. Proponiamo quindi noi alcuni criteri di classificazione in base al numero dei lati e dei vertici e quindi individuiamo la denominazione delle figure: per ora solo triangoli, rettangoli, quadrati. Gli alunni dovrebbero comunque già conoscere questi termini, anche in seguito all'uso dei blocchi logici. Molto importante è far osservare che ogni figura mantiene le proprie caratteristiche anche dopo spostamenti sul piano (traslazioni, rotazioni, ecc.). Questa figura è sempre un quadrato, anche se è cambiata la posizione in cui lo vediamo.
Il terzo passo deve guidare i bambini a disegnare e riprodurre alcune figure piane. Utile potrebbe essere l'uso del geopiano per costruire figure tendendo un elastico tra i chiodini come utile può essere anche far ottenere figure piegando fogli di carta. Chiediamo poi di disegnare su foglio quadrettato un quadrato o un rettangolo: facciamo vedere come si deve usare la riga e la matita per riprodurre figure, anche composte da più forme (ad esempio un quadrato ed un triangolo per costruire una casetta).
Propongo quattro schede con esercizi. Per visualizzarli e stamparli fai clic qui o sull'immagine di anteprima.